Palatinum Club

Attività

VISITA MOSTRA “MISURARE LA TERRA” SU APPIA ANTICA

di Roberto Alessandrini

Con bella giornata e un nutrito gruppo formato da circa venti persone, ha avuto luogo una visita che rimarrà impressa nella mente e nell’animo dei partecipanti. Tutte le persone si erano poco prima munite dell’Appia Card che, al costo di soli 10 euro e con validità di un anno, permette di visitare nove siti archeologici tra la Via Appia e la Via Latina.

Il Mausoleo di Cecilia Metella, icona dell’archeologia romana e della campagna romana del Gran Tour, immortalata da miriadi di pittori, è stato anche l’elemento di partenza per la stesura della prima carta geografica dello Stato Pontificio e in seguito dell’Italia; infatti, per determinare le triangolazioni trigonometriche necessarie per la mappatura del territorio, sono stati presi come riferimenti alti monumenti di cui si conoscevano le distanze e ne sono state rilevate le relative angolazioni mediante uno specifico strumento, il teodolite; il primo punto, da cui tutto è iniziato, è proprio il Mausoleo di Cecilia Metella, situato in alto sul rettifilo dell’Appia Antica.

Motivo della mostra è stato il rinvenimento, nei Musei Vaticani, dell’epigrafe relativa alla misurazione del meridiano di Roma, posta sul Mausoleo di Cecilia Metella durante l’occupazione napoleonica e poi rimossa; la copia di questa è stata da poco ricollocata sul monumento, mentre l’originale è stato esposto in sala. L’occasione è servita anche per celebrare il Bicentenario della morte di Napoleone ed il Bicentenario della nascita del padre gesuita Angelo Secchi, che ha riconfermato le misurazioni dei padri gesuiti Maire e Boscovich di cento anni prima, ritenute errate dai Francesi.

Nostra preziosa guida è stata il Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, l’arch. Simone Quilici, già nostro ospite alla conviviale di giugno, che ci ha accompagnato prima all’interno del Palazzo Caetani, costruito a ridosso del Mausoleo ai primi del 1300, e poi alla Villa di Capo di Bove, sede della Soprintendenza di zona. Lo stesso, con grande passione e competenza, ci ha raccontato le vicende storiche che fanno da sfondo alla mostra ed illustrati gli oggetti esposti, sia quelli scientifici che quelli artistici, esemplificativi della moda del tempo, che dimostrano quanto il Mausoleo fosse ritenuto uno dei simboli di Roma.

Presso la capiente sala-conferenze della Villa di Capo di Bove, il Direttore ci ha ricordato i fatti relativi alla storia del Parco ed il suo “salvataggio” da parte di Antonio Cederna, riconosciuto padre dell’Ambientalismo italiano e del quale è conservato l’archivio proprio nella stessa sede. Al termine della visita il nostro Presidente ha ringraziato Simone Quilici per la gentilezza e la squisita accoglienza, offrendogli anche l’ultimo romanzo storico “La Roma di Settimio Severo”, di cui è coautore insieme a Romano Del Valli, pure presente.

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