di Roberto Alessandrini

Bella serata di archeologia con la dott.ssa Giulia Barella, restauratrice, invitata dal nostro Presidente Onorario Arch. Luisa Chiumenti, presso il ristorante Cecilia Metella sull’Appia Antica, luogo di ristoro a suo tempo frequentato da personaggi famosi nel settore, quali Giovanni Battista de Rossi e Giuseppe Tomassetti, come attestato da un’epigrafe all’ingresso del pergolato.

La serata è iniziata con l’aperitivo di benvenuto con prosecco, frittini e bruschettine quindi, contrariamente al solito, per non dare limiti di tempo alla relatrice, abbiamo continuato subito con l’ottima cena, magnificamente terminata con la torta preparataci appositamente la mattina stessa.

Dopo aver sistemato il telo, quindi il proiettore, computer e casse con i relativi collegamenti, siamo partiti con la relazione. Il nostro ospite, che ha partecipato a molte missioni internazionali di restauro e anche d’insegnamento, ci ha parlato dell’antica città di Hatra, capitale del fortissimo regno arabo situato tra l’Impero Romano ed il Regno dei Persiani Parti, collegato con le splendide città carovaniere di Palmira, Baalbek e Petra. Anche Hatra ha subìto la furia vandalica dell’ISIS e la missione italiana, finanziata anche con fondi esteri, ha restaurato e ricollocato al suo posto quanto è stato possibile, grazie anche al lavoro prestato dalla nostra relatrice, una vera testimonianza diretta di quanto l’Italia, riconosciuta come eccellenza, sta facendo in quei territori.

La gradevolezza dell’esposizione e la passione di chi quel lavoro lo ha svolto in prima persona, hanno coinvolto ed emozionato il pubblico presente, aiutato nella comprensione da piantine e filmati, tra cui uno originale dell’ISIS che documentava lo scempio (!) e quello che presentava la vita giornaliera dei nostri restauratori in una terra non facile: un conto è effettuare un restauro in un palazzo romano e altro è operare nel deserto e in una terra non ancora pacificata! 

Il tempo è trascorso senza che ce ne rendessimo conto, vuoi per l’interesse dell’argomento che per il fascino dell’esposizione, e solo il traffico dei camerieri che iniziavano a sistemare la sala ci ha fatto ritornare alla realtà. Dopo i ringraziamenti e i calorosi applausi alla brava relatrice, hanno avuto luogo la consegna del portachiavi del Club, meritato omaggio, e il pensiero scritto sul Libro d’Onore da parte dell’Ospite.