GITA A SPOLETO
di Roberto Alessandrini
Indimenticabile giornata in una delle cittadine più belle dell’Umbria, nota per il “Festival dei due mondi”. L’occasione ce l’ha fornita la X rievocazione storica dell’arrivo di Lucrezia Borgia, nel 1499, come governatrice di Spoleto, a cui il nostro Presidente Onorario ha partecipato dando anche un contributo organizzativo importante per la sua riuscita. Partiti in orario e con tempo “Palatinum”, siamo giunti nei pressi di Spoleto dove, prima di entrare in città, siamo andati a vedere la stupenda facciata della chiesa di S. Pietro (sec. XII), uno dei più belli esempi del romanico umbro, quindi siamo andati a parcheggiare alla scuola Giovanni Spagna, aperta per accogliere i gruppi storici.
Il giro è iniziato con le belle e antiche chiese di S. Gregorio Maggiore (sec. XI), con cripta ed altare rialzato, di S. Giovanni e Paolo (sec. XII), contenente un affresco che raffigura il martirio di S. Tommaso Becket a solo pochi anni dalla sua uccisione e di S. Ansano che, accanto all’Arco di Druso e Germanico, in prossimità della Piazza del Mercato, insieme alla Cripta di Sant’Isacco e al Tempio Romano è parte di un complesso architettonico costituito dalla sovrapposizione di edifici di epoca romana, medievale e moderna.
L’edificio più conosciuto di Spoleto è senz’altro la Cattedrale di S. Maria Assunta (il Duomo), con la stupenda facciata con rosoni e mosaico bizantineggiante del sec. XII ed il portico del sec. XVI, che fa da sfondo ad una delle più belle piazze d’Italia; all’interno si trovano uno stupendo affresco del Pinturicchio e la calotta dell’abside affrescata da Filippo Lippi di cui, nel transetto destro, è custodita la tomba. Dopo un breve spuntino siamo saliti alla bellissima Rocca Albornoziana, riaperta dopo lunghi anni di restauro, in cui è allestito un piccolo museo e da cui si gode un panorama mozzafiato sulla vallata, sui monti circostanti e sul Ponte delle Torri, famoso per le descrizioni di Goethe e la pittura di Turner.
Il pomeriggio ha visto lo svolgimento del corteo storico, a cui ha partecipato anche l’Associazione Clarice Orsini di Monterotondo di cui il nostro Roberto è portastendardo, che ha terminato il suo percorso in piazza Duomo dove, in uno scenario fantastico, si sono svolti spettacoli di tamburini, sbandieratori e danze rinascimentali; con queste ultime Clarice Orsini ha incantato pubblico e rievocatori, tanto che la stessa Lucrezia Borgia si è alzata in piedi dal suo trono per applaudire a scena aperta.
Saltata la prevista cena alla Rocca per problemi tra il Comune e la Soprintendenza, ci siamo abbondantemente rifatti con un’ottima cena al “Panciolle”, con bella vista sulla città e a un prezzo contenuto e concordato.